Una donna matura incinta – Passione proibita nello studio medico

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IL MISTERIOSO GONFIORE DI LUISA

Luisa aveva da poco compiuto quarantanove anni quando cominciò a notare un insolito gonfiore al basso ventre. Inizialmente, attribuì quel rigonfiamento a un semplice accumulo di peso o forse a un banale effetto della menopausa, che l’aveva colta un paio d’anni prima. Da quando aveva iniziato il climaterio, il suo corpo sembrava comportarsi in modo bizzarro: vampate di calore improvvise, sbalzi d’umore e un senso di spossatezza che non l’abbandonava quasi mai. Così, anche quel rigonfiamento, che cresceva lentamente ma costantemente, non l’aveva troppo preoccupata. Avrebbe potuto essere ritenzione idrica o un altro fastidio passeggero, si diceva. Del resto, la sua vita era piuttosto impegnata, e fermarsi a pensare a una serie di analisi specifiche non era certo la sua priorità.

Tutto cambiò un pomeriggio, quando Luisa ebbe un malore improvviso. Era in cucina a preparare il pranzo, sentì un capogiro e cercò di raggiungere il divano. Il mondo iniziò a girare sempre più veloce davanti ai suoi occhi, finché non si accasciò a terra, perdendo i sensi per qualche istante. Il suono del suo stesso corpo che crollava sul pavimento fu sufficiente a farla risvegliare con il cuore in gola. Terrorizzata e confusa, decise di non ignorare ulteriormente quei campanelli d’allarme. Qualcosa non andava. Dopo essersi ripresa, chiamò immediatamente il centro medico del quartiere per fissare un appuntamento con la nuova dottoressa di cui tutti parlavano.

L’INCONTRO CON LA GIOVANE DOTTORESSA

Caterina aveva appena trent’anni, ma già si era guadagnata la fama di essere estremamente preparata e scrupolosa. Luisa raggiunse lo studio medico all’ora stabilita, ancora un po’ provata dallo spavento di quell’episodio in cucina. Varcò la soglia e la trovò seduta alla scrivania, intenta a rivedere alcune cartelle cliniche. Caterina alzò gli occhi e accolse Luisa con un sorriso caloroso.

“Buongiorno,” disse la dottoressa con voce dolce, “si accomodi pure.”

Appena Luisa si avvicinò, avvertì una sorta di intesa immediata, come se tra lei e la giovane dottoressa si fosse creato in un istante un filo sottile di complicità. Era una sensazione insolita, ma non sgradevole. Caterina, chiuse subito la pagina web dove stava visitando con vistosa eccitazione un sito web di matura al telefono erotico, la fece accomodare sul lettino per le prime misurazioni e iniziò a farle alcune domande sulle sue abitudini di vita, l’alimentazione, eventuali terapie ormonali in corso.

“Ho iniziato la menopausa un paio d’anni fa,” spiegò Luisa, “quindi non ci ho dato troppo peso. Ho solo questo gonfiore addominale e un senso di stanchezza che non se ne va.”

Caterina ascoltò con attenzione, annuendo ogni tanto, mentre i suoi occhi brillavano di una strana curiosità. Poi, con molta delicatezza, cominciò a visitarla, tastando l’addome e auscultando il battito cardiaco. Quando la dottoressa le toccò la pancia, Luisa provò un brivido lungo la schiena. La freschezza di quella mano sembrava trasmetterle un calore interno che non riusciva a spiegarsi del tutto.

LA SORPRENDENTE DIAGNOSI

Conclusa la visita preliminare, Caterina tornò alla scrivania per prendere degli appunti. Poi invitò Luisa a sedersi di fronte a lei. Dopo un attimo di silenzio, la dottoressa sollevò lo sguardo e sorrise con aria enigmatica.

“Signora,” disse con voce pacata, “potrebbe sembrare strano, ma ho il sospetto che lei sia incinta.”

Luisa scattò sulla sedia, sgranando gli occhi. “Ma… non è possibile! Ho quarantanove anni, sono in menopausa!” Protestò con un tono che rivelava più stupore che rabbia.

“Lo so, è un caso raro, ma non impossibile,” rispose Caterina, con un sorriso di comprensione. “Le consiglio di effettuare subito un test di gravidanza e magari un’ecografia, così potremo avere conferma definitiva.”

La testa di Luisa si riempì di mille pensieri. Era assolutamente certo che la sua vita fosse destinata a cambiare radicalmente. La mente corse al suo compagno, con cui negli ultimi mesi le relazioni non erano state così intense, eppure ricordava perfettamente un paio di serate di passione. Se fosse davvero incinta, significava che quel gonfiore era un bambino, e che si trovava già a qualche mese di gravidanza, vista la rotondità dell’addome.

Uscì dallo studio ancora frastornata, stringendo tra le dita la ricetta per eseguire il test e l’ecografia. Non riusciva a capacitarsi di come fosse possibile, eppure sentiva un misto di emozioni contrastanti: da un lato la paura e la preoccupazione, dall’altro una strana felicità, come se un miracolo stesse accadendo proprio a lei.

UN’INTESA IRRESISTIBILE

Dopo aver fatto i test richiesti, Luisa si convinse a tornare nello studio di Caterina per avere i risultati. In cuor suo, sperava di essersi sbagliata, di aver frainteso o che ci fosse un malinteso nei referti. Eppure, sapeva che le probabilità ormai pendevano tutte nella stessa direzione.

Caterina la accolse ancora una volta con un sorriso rassicurante. Quando Luisa vide la conferma stampata nero su bianco, sentì un tuffo al cuore. Era incinta di quattro mesi. Il suo ventre, così teso e gonfio, conteneva una nuova vita.

“Sono sconvolta, lo ammetto,” disse Luisa, mentre stringeva le mani con nervosismo. “Non avrei mai immaginato di poter restare incinta alla mia età.”

Caterina le posò una mano sulla spalla. “Posso capire. Ma vedrà, potrebbe essere un dono inaspettato. Lei sembra in buone condizioni di salute, e se tutti gli esami andranno bene, potrà portare avanti la gravidanza.”

In quel momento, Luisa avvertì di nuovo quella strana sensazione di complicità tra loro. Era come se Caterina riuscisse a leggerle nel pensiero, a percepire ogni emozione che le attraversava la mente. Eppure, ciò che più la colpiva era l’intensità con cui la dottoressa la guardava, un misto di premura professionale e qualcos’altro, qualcosa di più intimo.

PASSIONE PROIBITA NELLO STUDIO MEDICO

Dopo averle spiegato la cura prenatale da seguire, Caterina si offrì di darle un’occhiata più approfondita, per verificare che non ci fossero problemi fisici. La fece sdraiare sul lettino e iniziò a palpare con delicatezza l’addome di Luisa, fermandosi a ogni minima reazione.

Quello che iniziò come un normale controllo medico si trasformò ben presto in un momento carico di tensione. Luisa sentiva il respiro di Caterina vicino al proprio corpo, mentre la dottoressa abbassava lo sguardo sulla sua pancia tesa. Ogni tocco sembrava fatto di elettricità, e ben presto la paziente sentì il proprio corpo rispondere a quegli stimoli con un calore travolgente.

“Sei così bella…” mormorò Caterina, quasi sottovoce, come se stesse abbandonando la formalità professionale per seguire un impulso più profondo.

Luisa si trovò a ricambiare quello sguardo con gli occhi carichi di desiderio. La dottoressa le sfiorò la pelle con la punta delle dita, e poi, spinta da un coraggio inaspettato, chinò il capo per sfiorare con un leggero bacio il ventre gonfio.

In un primo momento, Luisa si irrigidì, sorpresa. Ma poi le sue difese caddero. Era come se un fiume in piena avesse rotto gli argini: quella passione, che credeva di aver smarrito da tempo, si stava risvegliando con forza in lei, complice anche la carica ormonale che la gravidanza cominciava a generare. Si lasciò andare, abbandonando ogni pensiero, consapevole solo di desiderare che Caterina continuasse a toccarla.

UN ORGASMO INDIMENTICABILE

Le gambe di Luisa si rilassarono, aprendosi leggermente per accogliere il corpo di Caterina, che ora non nascondeva più l’eccitazione. Le mani della dottoressa esplorarono la pelle di Luisa con gesti sapienti, sfiorando i fianchi, il ventre e risalendo lungo i seni, in preda a una dolce curiosità. Nel frattempo, le labbra scendevano lungo la curva della pancia, avvicinandosi sempre più al centro del piacere.

Luisa provò un brivido intenso, come se ogni parte del suo corpo fosse in ascolto di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Quando sentì la lingua di Caterina sul suo ventre, un lungo fremito la scosse, e un’ondata di calore si propagò dal basso ventre fino alla punta delle dita. Le mani affondarono tra i capelli della dottoressa, a guidarla con dolce fermezza.

I respiri si fecero più profondi, mescolandosi in un silenzio pieno di attesa. Le carezze divennero più audaci, come se entrambe avessero deciso di lasciarsi trasportare da quel desiderio improvviso e irrefrenabile. Luisa sentì crescere una tensione deliziosa, un richiamo primordiale che culminò in un orgasmo travolgente, mentre la sua mente si svuotava di tutto, tranne che dell’intensità di quel momento.

Quando l’onda di piacere finalmente si placò, Luisa rimase a lungo con gli occhi socchiusi, i muscoli ancora scossi da tremori leggeri. Caterina si sollevò, accarezzandole il viso con tenerezza.

“È stato… incredibile,” sussurrò Luisa, senza fiato.

“Lo è stato anche per me,” ammise Caterina, con un sorriso che mescolava malizia e dolcezza. “Vediamoci ancora, mi raccomando… magari quando sarai al nono mese.”

Luisa annuì, ancora percorsa da brividi di piacere. Non aveva mai provato una sensazione simile, e non si sarebbe mai aspettata di viverla a quarantanove anni, per giunta in una situazione così fuori dagli schemi. Eppure, nella follia del momento, si sentiva perfettamente in pace con sé stessa, come se quella passione fosse la risposta a un bisogno rimasto inespresso per troppo tempo.

Mentre si rivestiva in silenzio, avvertì uno strano senso di complicità con Caterina, come se da quel giorno in poi le loro vite fossero destinate a incrociarsi più volte. La dottoressa la salutò con un ultimo sguardo carico di promesse, e Luisa uscì dallo studio medico con il cuore in gola e un turbine di pensieri. La vita le aveva regalato una gravidanza inaspettata e, nello stesso tempo, un incontro che sembrava racchiudere un’incontenibile carica erotica.

All’esterno, la luce del sole sembrava più luminosa che mai. Luisa si trovò a riflettere su come avrebbe affrontato i mesi a venire: i controlli, i cambiamenti del corpo, e quella voglia di sentirsi viva e desiderata che Caterina aveva risvegliato in lei. Sapeva solo una cosa: non avrebbe represso questa nuova spinta vitale. Si stava aprendo davanti a lei una strada misteriosa, fatta di sfide e di desideri inesplorati, ma Luisa sentiva di avere la forza di percorrerla, passo dopo passo, spinta da una voglia di riscatto e felicità.

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